Recupero Widia Bussero: acquistiamo ritiriamo e recuperiamo Metallo Duro, Tungsteno e Widia a Milano, contattaci per informazioni
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Recupero Widia Bussero
State cercando un’azienda che si occupi del Recupero Widia Bussero? Bene, allora la vostra navigazione è giunta al termine in quanto avete trovato la ditta giusta.
Questo materiale viene prodotto grazie al processo della “sinterizzazione”, in altre parole un procedimento dove le polveri fini dei componenti sono mescolati, pressati e poi riscaldate mantenendo una pressione alta.
Tale pressione garantisce che i granuli delle polveri si uniscano a formare un pezzo unico.
Ciò significa che i metalli duri non sono metalli veri e propri, ma carburi legati ad una matrice metallica.
Il widia è un tipo di metallo duro assolutamente versatile in quanto presenta un’alta resistenza alla pressione, alle deformazioni e alle alte temperature.
Si tratta di caratteristiche fisiche utili nelle applicazioni per il taglio e lavorazione dei metalli.
Proprio grazie a queste proprietà, il suo utilizzo ha soppiantato quello dell’acciaio super rapido che non garantisce la stessa resa produttiva.
Noi di Recupero Widia Bussero siamo interessati all’acquisto di questo importante materiale in qualunque quantità e tipologia, offrendo un servizio di ritiro a domicilio, anche in tutta Italia, purché la quantità lo giustifichi; altrimenti possiamo mettere a disposizione dei nostri clienti un servizio di trasporto tramite corriere ad un prezzo convenzionato.
Solitamente adottiamo una formula di pagamento immediato per ritiri o consegne senza corriere, mentre garantiamo un pagamento entro 24 H dalla ricezione del vostro pacco, a seguito di pesatura e controllo qualitativo.
Detto ciò, in quanto veri esperti del settore, noi di Recupero Widia Bussero ci teniamo a spiegarvi a cosa serve questo materiale e in che cosa viene impiegato.
I metalli duri in generale vengono utilizzati per realizzare utensili per processi industriali ad asportazione di truciolo come: tornitura, fresatura, foratura maschiatura, oppure per ogni altro processo nel quale viene richiesto un materiale di elevata durezza, come: taglio, frantumazione e via discorrendo.
Come dicevamo in precedenza, gli utensili in widia sono più duri di quelli in acciaio rapido e super rapido, resistono a temperature di taglio più elevate e permettono quindi velocità di lavorazione superiori.
Questo particolarissimo materiale viene dunque sfruttato soprattutto nella realizzazione di utensili finalizzati a fresature, forature e torniture, o di qualsiasi altro processo che necessiti di utensili particolarmente duri e resistenti.
Noi di Recupero Widia Bussero, essendo una realtà trasparente e altamente competente in questo settore, vogliamo inoltre farvi rendere conto di una cosa, ossia che gli oggetti costituiti da questo materiale sono anche utensili di uso comune come ad esempio: punte per i trapani, accessori da sbozzatura, accessori e lame da intaglio, scalpelli, accessori da rifinitura e molto altro ancora.
Tutti gli attrezzi in widia, indipendentemente dal brand che li commercializza, sono attrezzi di grande qualità perché elevata è proprio la qualità del carburo cementato, un materiale che non è un semplice prodotto che si trova in natura, ma anzi, è un vero marchio registrato.
La nostra ditta specializzata nel settore del Recupero Widia Bussero ci tiene a sottolineare che uno dei settori per cui il materiale viene utilizzato è per la lavorazione del marmo.
Tra coloro che si occupano della lavorazione di questo materiale sono diversi i prodotti in metallo duro utilizzati e studiati per risultati ed effetti differenti, pur mantenendo le proprie caratteristiche a lungo.
Tutto questo è possibile grazie al fatto che il widia è talmente durevole e resistente da poter essere utilizzato maggiormente per la realizzazione di lame e punte in grado di scolpire il marmo senza danneggiarsi.
Nella lavorazione e nell’asportazione del marmo, ad esempio, vengono spesso utilizzate delle specifiche subbie in widia, in alcuni casi anche insieme a martelli pneumatici che alleggeriscono e facilitano le fasi di lavoro.
Il tagliente dello scalpello solitamente si trova in commercio con forme diverse, anche se la cilindrica e la piramidale sono le più comuni.
In quanto esperti del settore, noi di ritiro widia, sappiamo che lo scalpello in carburo cementato resta tra i più resistenti all’urto, tanto che l’uso prolungato non ne provoca danni e la punta rimane sempre intatta.
Esistono anche scalpelli con la punta tagliente, così come gradine a denti sempre in widia utilizzati per le fasi successive alla sbozzatura iniziale.
Scalpelli con placchetta in widia e gradine di diverse misure sono tra gli strumenti necessari per la lavorazione, motivo per il quale ormai tra i fornitori di questo tipo di materiali sono gli attrezzi più diffusi e ricercati sia per la lavorazione artigianale e fino a quella più generica del marmo.
Quindi, seguite il consiglio di noi di Recupero Widia Bussero, se avete bisogno di arnesi per l’intagliatura che permettono di lavorare a mano anche senza una particolare abilità, ma facilitati anche da un materiale che mantiene prestazioni alte pur nell’uso prolungato, scegliete sempre utensili in metallo duro.
Per i lavori di rifinitura solitamente si consiglia l’uso di frese in widia per ottenere effetti e ornamenti che completano l’oggetto, ma tra le tecniche utilizzate più spesso c’è anche la bocciardatura che consente di ottenere sulla superficie l’effetto rugoso al tatto che solitamente è facile vedere nel marmo.
L’utilizzo degli attrezzi in carboloy, quindi, si rivela essere una vera e propria condizione per svolgere lavori artigianali di alto livello.
Noi di Recupero Widia Bussero vi ricordiamo che scegliendo la nostra realtà potrete portarci tutti quei pezzi, utensili e oggetti in metallo duro che non vi servono più, rovinati, rotti o in disuso.
Così facendo voi potrete ricevere un guadagno sicuro e immediato, ma contribuirete anche alla salvaguardia dell’ambiente in quanto la nostra azienda possiede tutti i macchinari necessari per smaltire o riciclare il metallo duro.
Agendo in tale modo possiamo rimettere in circolazione nuovi oggetti in carburo cementato e quindi evitare la produzione e la dispersione inutile di tale materiale.
Ricordate, scegliendo gli specialisti di Recupero Widia Bussero, avrete scelto per il meglio, in quanto svolgendo questa attività da diverso tempo, abbiamo la piena padronanza della materia, sappiamo che cosa e come farlo, ma soprattutto lo facciamo sempre nel migliore dei modi.
Detto ciò, vogliamo evidenziare che ogni aspetto del lavoro, dal ritiro del materiale al pagamento, è effettuato dal nostro personale esperto nel pieno rispetto delle norme vigenti e delle richieste ed esigenze di ogni tipo di clientela.
Potete quindi capire che l’idea di rivolgervi alla nostra ditta può rappresentare una risorsa utile e importante sia per trarre un profitto da oggetti ormai inutili, ma anche per farli fruttare concretamente.
Se avete la necessità di vendere materiali di questo tipo, potete contattare la nostra impresa specializzata nel Recupero Widia Bussero telefonando al numero che potete trovare su questo sito.
Se invece avete domande, dubbi o desiderate avere maggiori informazioni, potete inviarci una mail all’indirizzo indicato sempre qui.
Ovviamente, laddove lo preferiste, potete anche venire direttamente in sede.
Così facendo potrete parlare faccia a faccia con uno dei nostri esperti e toccare con mano la nostra grande professionalità.
Un po’di storia del materiale e l’evoluzione del suo impiego dal 900 a oggi
In quanto veri esperti del settore noi di Recupero Widia Bussero, in quanto realtà altamente competente in questo campo, ci teniamo a raccontarvi le origini, la storia e l’impiego di questo materiale.
Il metallo duro è un elemento che viene utilizzato moltissimo al giorno d’oggi nella costruzione degli utensili per la lavorazione dei metalli, ma anche per la lavorazione del marmo.
Il tungsteno fu separato come elemento chimico per la prima volta nel 1781 dallo scienziato svedese C.W.
Scheele che lo ricavò dalla wolframite (minerale scoperto poco prima).
Il nome, “tung sten”, in svedese significa pietra pesante, per il suo peso specifico molto elevato (che si attesta a circa 19 volte quello dell’acqua).
Il tungsteno viene chiamato anche wolframio proprio per in nome del minerale d’origine.
Nel 1926 le acciaierie Krupp in Germania idearono il processo per ottenere con il suo impiego una lega particolarmente dura unendolo al carbonio e ottenendo così il carburo di tungsteno.
La Krupp chiamo questo materiale Widia, dal tedesco “wie diamant” ossia “come il diamante”.
Pensate che ancora oggi questo termine è utilizzato come marchio commerciale.
Successivamente, vi ricordiamo noi di Recupero Widia Bussero, nel corso della seconda guerra mondiale questa lega venne impiegata per la produzione delle ogive dei proiettili penetranti e il Portogallo, che a quei tempi era il principale produttore di tungsteno, fu corteggiato molto dai vari paesi coinvolti nel conflitto proprio per tale motivo.
Oggi l’85% della estrazione mondiale di minerale da dove si ricava il tungsteno avviene in Cina (gli altri piccoli produttori sono Russia, Canada e Bolivia).
Le richieste di tungsteno sono, però, molto elevate ed essendo la produzione primaria non sufficiente, sono molto attive le attività di riciclo e Recupero Widia Bussero come la nostra.
Con l’evoluzione delle leghe e il miglioramento delle tecnologie di lavorazione e delle macchine utensili dagli anni 60’ in poi il metallo duro è diventato sempre più importante nella fabbricazione degli utensili diventando il materiale più impiegato in sostituzione degli acciai rapidi e super rapidi, meno duri e meno performanti.
Ci sono diversi processi di “carburizzazione” del tungsteno con metodi in cui è previsto l’utilizzo di grafite o di anidride carbonica o metano o altre fonti di carbonio a temperature che vanno (a seconda del metodo) da 400 ai 2000 gradi centigradi.
Nel processo, sottolineiamo noi di Recupero Widia Bussero, possono essere usati idrogeno o cromo o tantalio come agenti riducenti o inibitori per evitare una eccessiva crescita dei grani di carbonio.
Il carburo di tungsteno ottenuto con questi processi è sotto forma di polveri che vengono unite per formare una massa solida con un processo detto di sinterizzazione dove i granuli si saldano con l’aggiunta di cobalto che funge da legante ed elimina le porosità.
Per ottenere questo risultato c’è un preriscaldamento a 100 gradi e poi la sinterizzazione vera e propria a temperature fra i 1200 ei 1600 gradi in modo da permettere al cobalto di fondersi e di assolvere la sua funzione.
Negli ultimi anni le tecnologie di sinterizzazione sono considerevolmente migliorate consentendo di utilizzare polveri sempre più sottili con un conseguente miglioramento della qualità del metallo duro ottenuto.
Il punto di fusione molto alto del metallo duro è 2870 gradi centigradi e l’elevata durezza superficiale ne fanno il materiale ideale per gli utensili perché si traducono in grande resistenza all’abrasione e alle temperature elevate consentendo, quindi, di lavorare a velocità più alte con un tagliente che mantiene la sua efficacia molto più a lungo rispetto ai tradizionali utensili in acciaio legato e temprato.
Noi di Recupero Widia Bussero sottolineiamo che dagli anni ‘80 in poi la tecnologia dei rivestimenti superficiali a consentito di amplificare ancora di più queste caratteristiche.
Sostanze come il nitruro di titanio, o ancora di più il nitruro di titanio alluminio che vengono depositate e fissate sulla superficie esterna ne aumentano moltissimo la durezza e la resistenza all’abrasione e al calore.
Per la lavorazione del metallo duro, la sua profilatura e la sua affilatura vengono utilizzate mole abrasive con diamante sintetico.
Il metallo duro ha una buona resistenza alla corrosione ma viene attaccato dall’acido nitrico, si ossida molto facilmente con il contatto con acqua ossigenata che ne indebolisce notevolmente le capacità meccaniche e può essere addirittura sciolto con perossido di idrogeno diluito.
Noi di Recupero Widia Bussero vi ricordiamo che negli ultimi anni, anche nel campo della segatura degli acciai il metallo duro è diventato sempre più importante e consente di avere delle performance notevoli.
Il fatto che nella produzione di utensili in metallo duro non ci sia la presenza di cicli di trattamento termico, come per gli attrezzi in acciaio, fa si che la produzione di utensili speciali sia molto più veloce e che si possano ottenere con più facilità sagome complesse e precise, l’importante è avere affilatrici e rettifiche di alta precisione per fare le lavorazioni necessarie.
Quindi, come avrete potuto capire da queste poche righe, se avete bisogno di smaltire o riciclare questo materiale, noi di Recupero Widia Bussero rappresentiamo la scelta migliore che possiate fare.
Le nostre quotazioni sono le migliori in circolazione e la nostra professionalità e trasparenza sono indiscutibili.
Quindi non abbiate timore nel contattarci e ricordate, la nostra azienda rappresenta la soluzione ideale per lo smaltimento dei metalli.
WIDIA
Widia, anche conosciuto come carburo cementato, Carboloy o metallo duro, è un materiale utilizzato nelle lavorazioni meccaniche consistente di particelle dure di carburo di tungsteno inglobate in una matrice metallica (spesso cobalto).
Viene prodotto attraverso il processo della sinterizzazione, cioè polveri fini delle componenti vengono mescolate, pressate e poi riscaldate mantenendo una pressione alta in modo che i granuli delle polveri si uniscano a formare un pezzo unico. Questo significa che i metalli duri non sono metalli veri e propri, ma carburi (80-95%) legati da un metallo.
La denominazione gergale Widia deriva dal marchio registrato della Krupp che inventò nel 1926 questo materiale e lo chiamò Wie Diamant (come diamante). I carburi utilizzati sono per lo più carburo di tungsteno, di titanio e di tantalio. Se prevale il carburo di titanio e il cobalto viene sostituito con nickel, il materiale viene denominato Cermet (dall’inglese Ceramic Metal). Se i componenti dei metalli duri o elementi simili vengono uniti tramite fusione, si tratta di stelliti.
I metalli duri vengono utilizzati per realizzare utensili per processi industriali ad asportazione di truciolo (tornitura, fresatura, foratura maschiatura) oppure per ogni altro processo nel quale viene richiesto un materiale di elevata durezza (taglio, frantumazione, etc.). Utensili in metallo duro sono più duri di quelli in acciaio rapido e super rapido (HV 1500 rispetto a HV 1000) e resistono a temperature di taglio più elevate (1000 °C rispetto a 600 °C) e permettono quindi velocità di lavorazione superiori. Uno svantaggio del metallo duro è la tenacità minore rispetto all’acciaio rapido.
(fonte Wikipedia)
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